a.a. 2012-13
§
Docente: Michelina Anna Cortese
§
Luogo e orario di ricevimento: Mercoledì hh.
16.30-18.30 e lunedì mattina previo appuntamento via
mail presso il DAPPSI, v Vittorio Emanuele, 8, 3° piano
§
e-mail e recapito telefonico: cortese@unict.it; 095
70305213; 340 2991817
SSD
(SPS-09) |
Insegnamento
Corso integrato
Formazione e sviluppo
delle Risorse Umane e politiche del lavoro
Modulo 1° |
CFU
Tot. 12
di cui
3 |
TITOLI MODULI e TESTI DI
RIFERIMENTO |
Modulo 1°:
Testi: |
Lavoro e disuguaglianze sociali
Contenuti del 1° modulo:
1.1
Lavoro e disuguaglianze sociali nel
dibattito sociologico contemporaneo
-
L’analisi delle disuguaglianze sociali: problemi di metodo e
di definizione teorica;
- Le
dimensioni delle disuguaglianze sociali;
- Le
trasformazioni del lavoro fra globalizzazione e
individualizzazione
-
Rischi occupazionali e disuguaglianze sociali nelle società
postfordiste: un confronto europeo.
1.2
Disoccupazione e rischi sociali
-
Disoccupazione, povertà, esclusione sociale;
-
Disoccupazione e identità;
-
Disoccupazione e disuguaglianze di genere;
-
Disoccupazione e discriminazione per età.
1.3
Flessibilità del lavoro e rischi
di precarizzazione
-
Conseguenze sociali e costi umani dell’instabilità del
lavoro;
- Strategie individuali e
vissuti dell’instabilità occupazionale;
- Flessibilità, corso
biografico e vita di coppia;
- Disuguaglianze
territoriali e modelli di flessibilità in Italia.
Per 1.1:
- C. SARACENO, A. SCHIZZEROTTO,
Introduzione. Dimensioni della disuguaglianza, in A.
Brandolini, C.
SARACENO, A. SCHIZZEROTTO (a cura di), Dimensioni della
disuguaglianza in Italia: Povertà, salute, abitazione, Il
Mulino, Bologna, 2009, pp 9-19.
- G. BALLARINO,
Disuguaglianza e classi sociali, in G. BALLARINO, A.
COBALTI, Mobilità sociale, Carocci, Roma, 2003, pp.29-
51.
- C. RANCI, Le nuove
disuguaglianze in Italia, Il Mulino, Bologna, 2002, pp
17-30; 319-337;
- E. REYNERI, Occupazione,
lavoro e disuguaglianze sociali nella società dei servizi,
in
L. SCIOLLA (a cura
di), Processi e trasformazioni
sociali. La società europea dagli anni ses- santa a oggi,
Roma, Editori Laterza, 2009, pp.39-64.
Lettura di approfondimento
consigliata:
- A. K. SEN, La
diseguaglianza, Il Mulino, Bologna, 1994, pp 29-52;
pp.62-69.
Per 1.2:
- N. NEGRI, C. SARACENO,
Povertà, disoccupazione ed esclusione
sociale, in “Stato e
mercato”, n.2, 2000, pp.
175-207.
- Saggi su un tema di
approfondimento scegliendo fra a) e b):
a) Disoccupazione, identità e
disuguaglianze di genere
- JAHODA, P.F.
LAZARSFELD, H. ZEISEL, I disoccupati di Marienthal,
Edizioni Lavoro,
Roma, 1986, pp.7-34;
- E. ZUCCHETTI, L.
ZANFRINI, Disoccupate per forza e per amore, Franco
Angeli,
Milano, 2003,
pp.77-175.
b) I percorsi di transizione al
lavoro dei giovani
- R. CASCIOLI,
I Neet. Disparità territoriali e il
difficile ingresso dei giovani italiani nel
mercato del
lavoro, in “ la Rivista delle
Politiche Sociali” n.3 2011, pp. 61-81.
- M. FRANCHI,
Strategie, esperienze e apprendimenti nella transizione al
lavoro, in
P.G. BRESCIANI, M.
FRANCHI, Biografie in transizione, Franco Angeli,
Milano, 2006,
pp. 29-57.
- A. CORTESE,
Carriere mobili di giovani istruiti nel Mezzogiorno ,in M.
Colasanto,
E. Zucchetti, a cura
di, Mobilità e transizioni nei mercati del lavoro locali,
Franco Angeli, Milano, 2008, pp. 66-98.
Per 1.3:
- P. BARBIERI, S. SCHERER,
Vite svendute, in “Polis”, n.3, 2007, pp.431-459;
- M. AVOLA,
La differenziazione dei modelli territoriali di instabilità
del lavoro in Italia, in
R.
PALIDDA, a cura di, Vite flessibili, Franco Angeli,
Milano, 2009, pp.15-51;
- Saggi su un tema di
approfondimento scegliendo fra c), d), e), f):
c) Costi umani e vissuti
dell’instabilità del lavoro
- R. SENNET, L’uomo
flessibile, Feltrinelli, Milano, 2000, pp. 9-29;
- G. FULLIN, Vivere
l’instabilità del lavoro, Il Mulino, Bologna, 2004,
pp.37-49; pp.79-211
d) Istruzione, flessibilità e
qualità del lavoro
- A. CORTESE,
Lavori poveri per giovani istruiti.
La costruzione microsociale del mercato fluido,
in “Inchiesta” n.149, 2005, pp. 62-95;
- E. REYNERI, I
giovani istruiti e la difficile ricerca di un lavoro
qualificato, in
“Italianieuropei”,
ottobre 2010, pp. 74-81.
e) Carriere occupazionali e lavoro
instabile
-
BERTON F., PACELLI L., Le carriere coi buchi, in BERTON
F., RICHIARDI, M., SACCHI
S.,
Flex-insecurity. Perché in Italia la flessibilità diventa
precarietà, Il Mulino, Bologna, 2009, pp. 111-133.
-
AVOLA M., Percorsi di lavoro e rischi occupazionali in un
mercato del lavoro asfittico, in CORTESE, a cura di,
Carriere mobili. Percorsi lavorativi di giovani istruiti nel
Mezzogiorno,
Franco Angeli, Milano, 2012, pp.58-90.
f) Flessibilità e vita di coppia
- S. Piccone Stella ,
Introduzione, in S.
Piccone Stella, a cura di, Tra
un lavoro e
l’altro, Carocci, Roma,
2007, pp.9-28;
- F. Zajczyk, B.BORLINI,
Vivere in complexcity,
in S. Piccone
Stella, a cura di, Tra
un lavoro e
l’altro, Carocci, Roma, 2007,
pp.131-156. |
|
Breve descrizione del Corso:
Il 1° e
il 2° modulo del corso saranno dedicati:
- alla
spiegazione dei meccanismi di disuguaglianza che si strutturano sul
mercato del lavoro e nell’occupazione nella realtà contemporanea;
-
all’analisi comparata dei principali modelli nazionali di regolazione
del lavoro in Europa, con una particolare attenzione al
caso italiano e alle tendenze di mutamento veicolate dalla
Strategia Europea per l’Occupazione (dalla valorizzazione delle
politiche attive del lavoro alla strategia di flexicurity).
|
§
Obiettivi formativi dell’insegnamento e
indicatori dei risultati attesi
(congruenti con gli obiettivi generali del Corso di Laurea):
I
principali obbiettivi formativi dei primi due moduli dell’insegnamento
riguardano l’ampliamento delle conoscenze teoriche e metodologiche
degli studenti e il potenziamento delle loro capacità di analisi
finalizzate all’interpretazione delle dinamiche occupazionali e alla
valutazione delle politiche di regolazione del lavoro.
Più
analiticamente, in relazione a:
-
Conoscenze e capacità
di comprensione,
sarà approfondita la conoscenza di teorie e metodi della Sociologia
Economica e del Lavoro per la spiegazione delle dinamiche
occupazionali, delle disuguaglianze sociali, dei differenti modelli di
regolazione pubblica dei processi economici, delle politiche del
lavoro; su questi temi si solleciterà la comparazione fra i contributi
della Sociologia e quelli dell’Economia, del Diritto del Lavoro e
della Psicologia sociale;
-
Capacità di applicare
conoscenze e comprensione
saranno sviluppate attraverso: l’analisi secondaria di dati e
risultati di ricerche condotte con metodologie quantitative o
qualitative sui temi di approfondimento dell’insegnamento; la
classificazione e l’interpretazione di fonti documentarie; l’analisi
di dati istituzionali;
-
Autonomia di giudizio
e capacità critiche dello studente saranno sollecitate, in generale,
attraverso la valutazione e il confronto fra contributi interpretativi
diversi sulle stesse tematiche e, specificatamente, nella valutazione
di strategie e strumenti di regolazione del lavoro adottati da diversi
paesi europei in una prospettiva comparata;
-
Abilità comunicative
degli studenti saranno
soprattutto sollecitandoli a
utilizzare strumenti informatici per la ricerca di dati statistici e
bibliografici e per comunicare ai colleghi e al docente le conoscenze
acquisite attraverso relazioni ed elaborati costruiti
appropriatamente;
-
Capacità di
apprendimento
verranno potenziate suggerendo l’utilizzo di tecniche
consolidate di lettura, comprensione e sintesi di un testo e
proponendo costantemente riferimenti a conoscenze acquisite
nell’ambito di altri insegnamenti, a esperienze dirette, a
informazioni mediatiche, riconducibili alle tematiche del corso per
trarne una comprensione più articolata. |
§
Obiettivi formativi (EN) - Learning
outcomes:
(Knowledge and understanding: Applying knowledge and understanding:
Making judgments: Communication skills:
Learning skills:).
The main expected learning outcomes
of the first two parts of the course will be to strengthen the
theoretical and methodological knowledge of the students and their
analytical skills in order to give them the tools to interpret
the dynamics of labour market and evaluate the employment policies.
In particular, with respect to:
- Knowledge and understanding
abilities: we will focus on the theories and the methods of
Economic and Labour Sociology to explain the dynamics of employment,
the social disparities and the different models of public regulation
of economic processes and employment policies; on these topics we will
compare the contributions given by Sociology with those given by
Economics, Labour Law, Political Science and Social Psychology;
- Applying knowledge and
understanding: these will be developed through the secondary
analysis of the data and of the results of both quantitative and
qualitative research on the topics chosen for the course; through the
classification and interpretation of documentary sources; through the
analysis of institutional data.
- Making judgments: critical
capacities of the student will be encouraged, in general, through the
evaluation and comparison of different interpretative contributions on
the same topics, specifically, through the evaluation in a comparative
perspective of labour regulation strategies and instruments adopted by
different countries.
- Communication skills: these
will be developed by encouraging the student to use electronic sources
of statistical data and bibliographic references and to communicate
the acquired knowledge through essays and presentations.
- Learning skills:
these will
be strengthened by suggesting the use of well-established techniques
of reading, understanding, and synthesizing a written text and by
constantly referring to concepts learnt in other courses, to direct
experience and to media information about topics related to those of
the course in order to get a broader understanding of the various
aspects of the topic. |
§
Reading list:
C. SARACENO, A. SCHIZZEROTTO,
Introduzione. Dimensioni della disuguaglianza, in A.
Brandolini, C. SARACENO,
A. SCHIZZEROTTO (a cura di), Dimensioni della disuguaglianza in
Italia: Povertà, salute, abitazione, Il Mulino, Bologna, 2009, pp
9-19.
- A. K. SEN, La diseguaglianza,
Il Mulino, Bologna, 1994, pp 29-52; pp.62-69.
- F. DUBET, Integrazione, coesione e
disuguaglianze sociali, in “Stato e Mercato”, n.1, 2010,
pp. 33-58;
- M. PACI, Aggregazioni di classi e
società degli individui, in “Stato e Mercato”, n.1, 2010,
pp. 59-66;
- C. RANCI, Le nuove disuguaglianze
in Italia, Il Mulino, Bologna, 2002, pp 17-35; 319-339;
- E. REYNERI, Occupazione, lavoro e
disuguaglianze sociali nella società dei servizi, in L.
SCIOLLA (a cura di), Processi e trasformazioni sociali. La società
europea dagli anni sessanta a oggi, Roma, Editori Laterza, 2009,
pp.39-64.
- N. NEGRI, C. SARACENO, Povertà,
disoccupazione ed esclusione sociale, in “Stato e mercato”, n.2,
2000, pp. 175-207.
- P. BARBIERI, S. SCHERER, Vite
svendute, in “Polis”, n.3, 2007, pp.431-459;
- M. AVOLA, La differenziazione dei
modelli territoriali di instabilità del lavoro in Italia, in R.
PALIDDA, a cura di, Vite flessibili, Franco Angeli, Milano,
2009, pp.15-51;
- R. PEDERSINI, Quale flexicurity?
Studi e politiche su flessibilità e sicurezza, in
“Sociologia del Lavoro”, n.114, 2009, pp.125-138;
- R. LODIGIANI, Welfare attivo.
Apprendimento continuo e nuove politiche del lavoro in Europa,
Trento , Erickson, 2008, pp.53-68; pp. 95- 162;
- A. CORTESE, a cura di, Modelli
nazionali di regolazione del lavoro e flexicurity in Europa,
schede didattiche consultabili sul sito del corso di laurea
- M. FERRERA, Le politiche sociali,
Il Mulino, Bologna, 2006, pp.11-22; pp. 38-50; pp.113-169;
- G. CROCE, Le riforme parziali del
mercato del lavoro e la flexicurity in Italia in CNEL, Il
lavoro che cambia, Roma, 2009 pp.79-108.
- M. PACI, Nuovi lavori, nuovo
welfare, Il Mulino, Bologna, 2005, pp.181-206; pp.211-216.
-Essays
on two special topics to be chosen among a), b), c), d), e):
a) Unemployment, Identity and Gender
Disparities
- JAHODA, P.F. LAZARSFELD, H. ZEISEL, I
disoccupati di Marienthal, Edizioni Lavoro, Roma, 1986, pp.7-34;
-
E. ZUCCHETTI, L. ZANFRINI, Disoccupate per forza e per amore,
Franco Angeli, Milano, 2003, pp.77-175.
b)
Employment transition paths of the youths
- A. SIMONAZZI, P. VILLA, Le stagioni della
vita lavorativa e il tramonto del “sogno americano” delle famiglie
italiane, in P.VILLA, a cura di, Generazioni flessibili,
Carocci, Roma, 2007, pp.26-38; pp. 46-47;
- M. FRANCHI, Strategie, esperienze e apprendimenti nella
transizione al lavoro, in P.G. BRESCIANI, M. FRANCHI,
Biografie in transizione, Franco Angeli, Milano, 2006, pp. 29-57.
- M. FRANCHI, Lunghezza e qualità dei percorsi di transizione
al lavoro dei laureati, in “Sociologia del Lavoro”, n. 1,
2007, p. 145-158.
c)
Human costs of employment instability
- R. SENNET, L’uomo flessibile,
Feltrinelli, Milano, 2000, pp. 9-29;
- G.
FULLIN, Vivere l’instabilità del lavoro, Il Mulino, Bologna,
2004, pp.37-49; pp.79-211.
d) Education, flexibility
and job quality
- A. CORTESE, Lavori poveri per giovani
istruiti. La costruzione microsociale del mercato fluido, in
“Inchiesta” n.149, 2005, pp. 62-95;
-
E. REYNERI, I giovani istruiti e la difficile ricerca di un lavoro
qualificato, in “Italianieuropei”, ottobre 2010, pp. 74-81.
e) Flexibility and the married
life
- S. Piccone Stella ,
Introduzione, in S. Piccone
Stella, a cura di, Tra un lavoro e l’altro,
Carocci, Roma, 2007, pp.9-28;
- F. Zajczyk, B.BORLINI, Vivere in
complexcity, in
S. Piccone Stella, a
cura di, Tra un lavoro e l’altro, Carocci, Roma, 2007,
pp.131-156. |
§
Metodo didattico:
x
Lezioni frontali |
x
Seminari |
x
Presentazioni |
□
Laboratori |
□ Altro |
Gli
obbiettivi formativi saranno perseguiti utilizzando strumenti
didattici tradizionali, come lezioni frontali e seminari, aperti a un
costante dialogo con gli studenti che saranno sollecitati ad una
partecipazione attiva e alla presentazione di relazioni ed elaborati
individuali o di gruppo sui temi affrontati nell’ambito
dell’insegnamento. |
□ Scritto |
x Orale |
x
Presentazione essay |
□ Altro |
§
Metodo di valutazione delle
competenze acquisite:
a.a. 2012-2013
§
Docente: Lilli Casano
§
Luogo e orario di ricevimento: Mercoledì hh.
16.30-18.30 presso il Dipartimento di Scienze Politiche
e Sociali, v
Vittorio Emanuele, 8, 3° piano
§
e-mail e recapito telefonico:
lillicasano@gmail.com
SSD
(SPS-09) |
Insegnamento
Corso integrato
Formazione e sviluppo delle Risorse
Umane e politiche del lavoro
Modulo 2° |
CFU
3
|
Modulo 2°:
Testi:
|
Analisi comparata delle politiche del
lavoro
Contenuti del 2° modulo:
2.1
Le politiche di regolazione del lavoro in Europa: modelli nazionali a
confronto
- Le
principali tipologie di politiche del lavoro
- La
strategia europea per l’occupazione e l’obbiettivo della flexicurity
-
Modelli nazionali di regolazione del lavoro in Europa.
2.2 Le politiche del
lavoro in Italia
- L’evoluzione
storica delle politiche del lavoro in Italia
- I tratti
originari del modello italiano di regolazione pubblica del lavoro
- Il cambiamento
delle politiche del lavoro negli anni novanta e duemila
- La legge n. 92
del 28 giugno 2012 di riforma del mercato del lavoro: gli elementi
innovativi e le
criticità
Per 2.1:
- LODIGIANI R.,
Welfare attivo. Apprendimento continuo e nuove politiche del lavoro in
Europa,
Trento , Erickson,
2008, pp.53-68; 95- 143;158-162;
- PEDERSINI R.,
Quale flexicurity? Studi e politiche su flessibilità e sicurezza,
in “Sociologia del
Lavoro”, n.114,
2009, pp.125-138;
-
Slides dott.ssa Casano a.a. 2012-2013- Strategia EU occupazione e
Flexicurity
schede didattiche
consultabili sul sito del corso di laurea
Per
2.2:
- SACCHI S., VESAN
P., Le politiche del lavoro, in Ascoli U., a cura di, Il
welfare in Italia, Il Mulino, Bologna, 2011, pp. 147-172.
- ICHINO P.,
Scenari di riforma del mercato del lavoro italiano, in
“Italianieuropei” n. 4, 2008, pp. 1-16.
-
BOERI T., GARIBALDI P., La riforma del principe di Salina, in
www.lavoce.info 22 marzo
2012.
- PINI P., Mercato del lavoro:
tre punti critici, in RAGOZZINO G. e LUCCHESE M., Il lavoro in
Italia. Dal precariato alla riforma Fornero, sbilibri 4, www.
sbilanciamoci.info/ebook, maggio 2012, pp.15-23
- MAGNANI M., Genesi e portata di
una riforma del lavoro, in MAGNANI M., TIRABOSCHI M. (a cura di),
La nuova riforma del lavoro, Giuffré, Milano, 2012, pp. 3-14
- TREU T., Riequilibrio delle tutele
e flexicurity, in MAGNANI M., TIRABOSCHI M. (a cura di), La
nuova riforma del lavoro, Giuffré, Milano, 2012, pp. 22-35
- SESTITO P., La riforma Fornero tra
aspettative e contrasti: alcune osservazioni generali ed alcune
osservazioni connesse con la valorizzazione del capitale umano,
in MAGNANI M., TIRABOSCHI M. (a cura di), La nuova riforma del
lavoro, Giuffré, Milano, 2012, pp. 48-56
- ISFOL, Mappa concettuale normativa -
Riforma del mercato del lavoro, dicembre 2012 (schede
didattiche), www.isfol.it
- Saggi su un
tema di approfondimento scegliendo fra a), b), c):
a)
La Flessibilità in entrata nella
Riforma Fornero
- COSTA D.,
TIRABOSCHI M., La riforma del contratto a tempo determinato,
in MAGNANI M., TIRABOSCHI M. (a cura di), La nuova riforma del
lavoro, Giuffré, Milano, 2012, pp. 97-108;
- Tiraboschi M.,
Somministrazione di lavoro: ritorno al passato, in MAGNANI M.,
TIRABOSCHI M. (a cura di), La nuova riforma del lavoro, Giuffré,
Milano, 2012, pp. 109-115;
- TIRABOSCHI M.,
L’apprendistato come ipotesi di contratto di lavoro prevalente,
in Magnani M., Tiraboschi M., in MAGNANI M., TIRABOSCHI M. (a cura
di), La nuova riforma del lavoro, Giuffré, Milano, 2012,
pp. 116-119.
b)
La Flessibilità in uscita
nella Riforma Fornero
- ACOCELLA N.,
LEONI R., Le fandonie sui lavoratori troppo protetti, in
RAGOZZINO G. e LUCCHESE M., Il lavoro in Italia. Dal precariato
alla riforma Fornero, sbilibri 4, www. sbilanciamoci.info/ebook,
maggio 2012, pp. 39-43;
-
PICCININI A.,
Le modifiche all’art. 18,
www.dirittisociali.org, pp.
1-9
- GRANDI Z.,
La riforma dei licenziamenti: opportunità perse e risultati
ottenibili…la parola al Giudice,
www.bollettinoadapt.it 16
aprile 2012, pp. 1-6.
c)
Gli ammortizzatori sociali
nella Riforma Fornero
- Raitano M., Ammortizzatori
sociali: una riforma solo annunciata, RAGOZZINO G. e LUCCHESE M.,
Il lavoro in Italia. Dal precariato alla riforma Fornero,
sbilibri 4, www. sbilanciamoci.info/ebook, maggio 2012, pp. 45-49
- SPATTINI S., TIRABOSCHI M., TSCHOLL
J., Il nuovo sistema di ammortizzatori sociali, in MAGNANI
M., TIRABOSCHI M. (a cura di), La nuova riforma del lavoro,
Giuffré, Milano, 2012, pp. 341-358 (escluso 5.3, 5.4, 6.3)
Letture di
approfondimento facoltative
Per 2.1:
- FERRERA M.,
Le politiche sociali, Il Mulino, Bologna, 2006, pp.11-22; pp.
38-50;
- COMMISSIONE
EUROPEA, Verso principi comuni di flessicurezza, COM 2007,
consultabile sul
sito del
corso di laurea;
- CARUSO B.,
MASSIMINIANI C., Prove di democrazia in
Europa: la flessicurezza nel lessico
ufficiale e nella pubblica opinione europea,
in “WP CSDLE M. D’Antona”,n.59, 2008, pp.1-20.
- REGALIA I., a
cura di, Regolare le nuove forme di impiego, Franco Angeli,
Milano, 2009,
pp. 71- 95,
151-153, 248-252, 269-309; schede didattiche consultabili sul sito del
corso di laurea
su
“Esperienze di regolazione locale del lavoro”.
Per 2.2:
- CROCE G.,
Le riforme parziali del mercato del lavoro e la flexicurity in Italia
in CNEL, Il lavoro
che cambia,
Roma, 2009, pp.79-108.
- PIRRONE S.,
SESTITO P., Gli indirizzi della regolazione
e delle politiche del lavoro: rico-
struzione
storica e questioni aperte, in CNEL, Il
lavoro che cambia, Roma, 2009, pp.109- 157;
- ANASTASIA B.,
GAMBUZZA M., RASERA M., ROSATO S., Che cosa possiamo aspettarci
dalla riforma del lavoro? Appunti sui nodi critici e sulle soluzioni
possibili, Venetolavoro, febbraio 2012, pp. 1-17.
- ICHINO P., Imperfetta ma funziona,
Corriere della Sera del 22 marzo 2012.
-
DE SIMONE G.,
Precarietà e stabilità. Proposte per salvarsi,
www.ingenere.it 24 marzo
2012.
-
Redazione InGenere, Lavoro, una riforma che guarda al passato,
www.ingenere.it 22 marzo
2012.
|
§
Breve descrizione del Corso:
Il 2° modulo del corso sarà dedicato
all’analisi comparata dei principali modelli nazionali di regolazione
del lavoro in Europa, con una particolare attenzione al
caso italiano e alle tendenze di mutamento veicolate dalla
Strategia Europea per l’Occupazione (dalla valorizzazione delle
politiche attive del lavoro alla strategia di flexicurity). L’analisi
dei modelli nazionali sarà condotta comparando le azioni intraprese
dai diversi paesi all’interno dei principali pilastri delle politiche
del lavoro (politiche di regolazione dei rapporti di lavoro, politiche
attive e politiche passive). Attraverso l’analisi comparata saranno
individuate le caratteristiche peculiari del modello italiano di
regolazione del lavoro, di cui verranno ricostruiti i tratti originari
e le più recenti tendenze evolutive. Il modulo si chiuderà con un
focus di approfondimento sulle novità introdotte dalla legge n. 92 del
28 giugno 2012 di riforma del mercato del lavoro.
|
§
Obiettivi formativi dell’insegnamento e indicatori dei
risultati attesi
(congruenti con gli obiettivi generali del Corso di Laurea):
I
principali obbiettivi formativi del modulo 2 riguardano l’ampliamento
delle conoscenze teoriche e metodologiche degli studenti attraverso il
potenziamento delle loro capacità di analisi finalizzate alla
valutazione delle politiche di regolazione del lavoro.
-
Conoscenze e capacità di comprensione,
sarà approfondita la conoscenza di teorie e metodi della Sociologia
Economica e del Lavoro per la spiegazione dei differenti modelli di
regolazione pubblica dei processi economici e delle politiche del
lavoro; su questi temi si solleciterà la comparazione fra i contributi
della Sociologia e quelli del Diritto del Lavoro;
-
Capacità di applicare conoscenze e comprensione
saranno sviluppate attraverso: la classificazione e l’interpretazione
di fonti documentarie; l’analisi di dati istituzionali;
-
Autonomia di giudizio
e capacità critiche dello studente saranno sollecitate, in
attraverso la valutazione e il confronto fra contributi interpretativi
diversi sulle stesse tematiche e, specificatamente, nella valutazione
di strategie e strumenti di regolazione del lavoro adottati da diversi
paesi europei in una prospettiva comparata;
-
Abilità comunicative
degli studenti saranno
sviluppate soprattutto sollecitandoli a utilizzare strumenti
informatici per la ricerca di dati statistici e bibliografici e per
comunicare ai colleghi e al docente le conoscenze acquisite attraverso
relazioni ed elaborati costruiti appropriatamente;
-
Capacità di apprendimento
verranno potenziate
suggerendo l’utilizzo di tecniche consolidate di lettura, comprensione
e sintesi di un testo e proponendo costantemente riferimenti a
conoscenze acquisite nell’ambito di altri insegnamenti, a esperienze
dirette, a informazioni mediatiche, riconducibili alle tematiche del
corso per trarne una comprensione più articolata. |
§
Obiettivi formativi (EN) - Learning outcomes:
(Knowledge and understanding: Applying knowledge and understanding:
Making judgments: Communication skills:
Learning skills:).
The main expected learning outcomes
of the first two parts of the course will be to strengthen the
theoretical and methodological knowledge of the students and their
analytical skills in order to give them the tools to evaluate
the employment policies.
In particular, with respect to:
-
Knowledge and understanding abilities: we will focus on the
theories and the methods of Economic and Labour Sociology to explain
the different models of public regulation of economic processes and
employment policies; on these topics we will compare the contributions
given by Sociology with those given by Labour Law;
-
Applying knowledge and understanding: these will be developed
through the classification and interpretation of documentary sources;
through the analysis of institutional data.
-
Making judgments: critical capacities of the student will be
encouraged, in general, through the evaluation and comparison of
different interpretative contributions on the same topics,
specifically, through the evaluation in a comparative perspective of
labour regulation strategies and instruments adopted by different
countries.
-
Communication skills: these will be developed by encouraging the
student to use electronic sources of statistical data and
bibliographic references and to communicate the acquired knowledge
through essays and presentations.
- Learning
skills:
these will
be strengthened by suggesting the use of well-established techniques
of reading, understanding, and synthesizing a written text and by
constantly referring to concepts learnt in other courses, to direct
experience and to media information about topics related to those of
the course in order to get a broader understanding of the various
aspects of the topic. |
§
Reading list:
- LODIGIANI R.,
Welfare attivo. Apprendimento continuo e nuove politiche del lavoro in
Europa,
Trento , Erickson,
2008, pp.53-68; 95- 143;158-162;
- PEDERSINI R.,
Quale flexicurity? Studi e politiche su flessibilità e sicurezza,
in “Sociologia del
Lavoro”, n.114,
2009, pp.125-138;
-
Slides
dott.ssa Casano a.a. 2012-2013- Strategia EU occupazione e Flexicurity
schede didattiche consultabili
sul sito del corso di laurea
- SACCHI S., VESAN P., Le politiche
del lavoro, in Ascoli U., a cura di, Il welfare in Italia,
Il Mulino, Bologna, 2011, pp. 147-172.
- ICHINO P., Scenari di riforma del
mercato del lavoro italiano, in “Italianieuropei” n. 4, 2008.
- BOERI T., GARIBALDI P., La
riforma del principe di Salina, in
www.lavoce.info 22 marzo
2012.
- PINI P., Mercato del lavoro:
tre punti critici, in RAGOZZINO G. e LUCCHESE M., Il lavoro in
Italia. Dal precariato alla riforma Fornero, sbilibri 4, www.
sbilanciamoci.info/ebook, maggio 2012, pp.15-23
- MAGNANI M., Genesi e portata di
una riforma del lavoro, in MAGNANI M., TIRABOSCHI M. (a cura di),
La nuova riforma del lavoro, Giuffré, Milano, 2012, pp. 3-14
- TREU T., Riequilibrio delle tutele
e flexicurity, in MAGNANI M., TIRABOSCHI M. (a cura
di), La nuova riforma del lavoro, Giuffré, Milano, 2012,
pp. 22-35
- SESTITO P., La riforma Fornero tra
aspettative e contrasti: alcune osservazioni generali ed alcune
osservazioni connesse con la valorizzazione del capitale umano,
in MAGNANI M., TIRABOSCHI M. (a cura di), La nuova riforma del
lavoro, Giuffré, Milano, 2012, pp. 48-56
- ISFOL, Mappa concettuale normativa -
Riforma del mercato del lavoro, dicembre 2012 (schede
didattiche), www.isfol.it
-Essays
on one special topic to be chosen among a), b), c):
a)
Entry Flexibility in the
Fornero reform
- COSTA D.,
TIRABOSCHI M., La riforma del contratto a tempo determinato, in
MAGNANI M., TIRABOSCHI M. (a cura di), La nuova riforma del lavoro,
Giuffré, Milano, 2012, pp. 97-108;
- Tiraboschi M.,
Somministrazione di lavoro: ritorno al passato, in MAGNANI M.,
TIRABOSCHI M. (a cura di), La nuova riforma del lavoro, Giuffré,
Milano, 2012, pp. 109-115;
- TIRABOSCHI
M.,
L’apprendistato come ipotesi di contratto di lavoro prevalente,
in Magnani M., Tiraboschi M., in MAGNANI M., TIRABOSCHI M. (a cura
di), La nuova riforma del lavoro, Giuffré, Milano, 2012,
pp. 116-119.
b)
Exit flexibility in the
Fornero reform
- ACOCELLA N.,
LEONI R., Le fandonie sui lavoratori troppo protetti, in
RAGOZZINO G. e LUCCHESE M., Il lavoro in Italia. Dal precariato
alla riforma Fornero, sbilibri 4, www. sbilanciamoci.info/ebook,
maggio 2012, pp. 39-43;
- PICCININI
A.,
Le modifiche all’art. 18,
www.dirittisociali.org, pp.
1-9
- GRANDI Z.,
La riforma dei licenziamenti: opportunità perse e risultati
ottenibili…la parola al Giudice,
www.bollettinoadapt.it 16
aprile 2012, pp. 1-6.
c)
Unemployment insurance system
in the Fornero reform
- Raitano M., Ammortizzatori
sociali: una riforma solo annunciata, RAGOZZINO G. e LUCCHESE M.,
Il lavoro in Italia. Dal precariato alla riforma Fornero,
sbilibri 4, www. sbilanciamoci.info/ebook, maggio 2012, pp. 45-49
- SPATTINI S., TIRABOSCHI M., TSCHOLL
J., Il nuovo sistema di ammortizzatori sociali, in MAGNANI
M., TIRABOSCHI M. (a cura di), La nuova riforma del lavoro,
Giuffré, Milano, 2012, pp. 341-358 (escluso 5.3, 5.4, 6.3)
|
§
Metodo didattico:
x
Lezioni frontali |
x
Seminari |
x
Presentazioni |
□
Laboratori |
□ Altro |
Gli
obbiettivi formativi saranno perseguiti utilizzando strumenti
didattici tradizionali, come lezioni frontali e seminari, aperti a un
costante dialogo con gli studenti che saranno sollecitati ad una
partecipazione attiva e alla presentazione di relazioni ed elaborati
individuali o di gruppo sui temi affrontati nell’ambito
dell’insegnamento.
|
□ Scritto |
x Orale |
x
Presentazione essay |
□ Altro |
a.a. 2012-2013
§
Docente: ARCIDIACONO DAVIDE LUCA
§
e-mail e recapito telefonico:davide.arcidiacono@gmail.com;3485535462
SSD
(SPS-09) |
Insegnamento
Formazione sviluppo delle Risorse Umane
e politiche del lavoro |
CFU
6 |
§
TITOLI MODULI e TESTI DI RIFERIMENTO |
Modulo 1:
Testi: |
Analisi comparata
dei sistemi nazionali di formazione-Barone
C., Schizzerotto A., Sociologia dell’istruzione, Il Mulino,
2006, cap. 1-2-3
-Ballarino
G., Sistemi formativi e mercato del lavoro, in Regini M., La
sociologia economica contemporanea, Laterza, 2006, pp.231-257,
Regini M., Rostan M.,
Moscati R., Torri d'avorio in frantumi? Dove vanno le università
europee, Il Mulino, cap. 1
-Cipollone P., Sestito P., Il capitale
Umano, Il Mulino, Bologna, 2010 |
Modulo 2:
Testi:
|
Concetti e metodi della
formazione e gestione delle R.U.
Bonazzi
G. Storia del Pensiero Organizzativo, Franco Angeli, 2008, cap
2-3-4-11-18;
Costa G.,
Gianecchini M., Risorse Umane:persone relazioni e Valore,
McGraw-Hill, 2009, cap 1-2-3-4-5-6-7-8-9-10-13 |
§
§
Breve descrizione del Corso:
Il
corso mira ad approfondire, innanzitutto, l’analisi dei sistemi
formativi in un’ottica comparata. In particolare si cercherà di fare
riferimento all’importanza e alle implicazioni della prospettiva del
life long learning per affrontare le nuove sfide della competitività.
Inoltre si prenderanno in esame le implicazioni teorico-strategiche e
le applicazioni operative dell’implementazione di una sistema di
gestione delle risorse umane in azienda, evidenziando il rapporto tra
questo e competitività performance sul mercato. In particolare si
partirà dalle teorie organizzative che hanno promosso lo sviluppo di
un modello manageriale orientato alla valorizzazione delle risorse
umane per poi analizzare i diversi modelli gestionali ed organizzativi
del personale. Si approfondiranno, poi, specifiche politiche
aziendali: dall’analisi del fabbisogno, ai processi di selezione,
formazione e retribuzione del personale. Infine, si approfondirà il
rapporto tra politiche del personale e sistemi di valutazione delle
performance e del clima organizzativo. |
§
Obiettivi formativi dell’insegnamento e indicatori dei
risultati attesi
(congruenti con gli obiettivi generali del Corso di Laurea):
Comprensione dei sistemi educativi in
un’ottica comparata
Comprensione della prospettiva del life long learning
Comprensione dell’organizzazione della formazione continua nei
contesti aziendali
Comprensione dei problemi e delle criticità del rapporto tra sistemi
organizzativi e risorse umane;
Conoscenza del linguaggio tecnico aziendale relativo alla gestione
delle risorse umane;
Conoscenza degli strumenti e delle tecniche aziendali inerenti la
gestione delle risorse umane. |
§
Obiettivi formativi (EN) - Learning
outcomes:
(Knowledge
and understanding: Applying knowledge and understanding:
Making judgments: Communication skills:
Learning skills:).
Capacità
di contestualizzare e analizzare il rapporto esistente tra sistemi
formative e mercato del lavoro
Capacità di analisi dei problemi aziendali relativi alla gestione
delle risorse umane;
Capacità applicativa di strumenti operativi legati alla funzione HR;
Comprensione del rapporto tra performance, valutazione, carriera,
miglioramento dei processi.
Comprensione della rilevanza del paradigma della comunicazione
organizzativa e dei processi di comunicazione interna. |
§
Reading list:
-Bednarz
F., It’s a long way to Copenaghen.
Modelli di formazione professionale in Europa,
in “La Rivista di politiche sociali”, n. 4, 2006.
-Bolognini B.,
L’analisi del clima organizzativo, Carocci, 2006
-Cortese C.,Del Carlo A., Selezione del personale: dalla ricerca
all’inserimento in azienda, Raffaele Cortina Editore, 2008.
-Verna M.A., Fare la
differenza con le risorse umane, Franco Angeli, 2007.
-Solari L., La gestione delle risorse umane. Dalla teoria alle
persone, Carocci, 2004. |
§
Metodo didattico:
□ Lezioni frontali |
□ Seminari |
□
Presentazioni |
□
Laboratori |
□ Altro |
Lezioni Frontali
Simulazioni in classe
Esercitazioni
Analisi di casi aziendali
|
□ Scritto |
□
Orale |
□ Presentazione
essay |
□
Altro |
§
Metodo di valutazione delle
competenze acquisite:
Ricevimento:
Lunedi : 9-11
Mercoledi: 15-18
|